VIDEO MUSEO PROSPERI E I RITRATTI DEI PRIMI DUE FRATI CINESI IN ASSISI |
THE MUSEUM OF THE PROSPERI FAMILY'S IS A PRIVATE MUSEUM FOUNDED IN ASSISI IN 2007 IN THE ITALIAN STATE
The Museum Prosperi Family's, place of exposure and study formed him during the years, has been founded for the private initiative of the family, in Assisi in 2007, in the alley of the Statements 13a.
The center of the Museum is constituted by the whole building House. Museum, residence of the family Prosperi.
Drawn aside himself/herself/themselves of a Historical House. medieval tower in the proximities of the of medieval epoch building "Hospitalis Communis Assisii" otherwise known as "Mounte Frumentario", has been built in medieval epoch with an inside staircase that the 5 floors make communicating and that it preserves the orders façade ogival on Street St. Francis (residence of a notary of which has been recovered in the recent restructuring, after the 1997 earthquake, the seal inside a wall closet with the date 1343). Also the overlooking façade on Alley "Degli Esposti" possesses thirteenth-century windows and doors of access with ogival arcs and Renaissance restructurings.
The Museum is a place of exposure and study that prepares of active laboratories and of a center of restauration of works of art and the historical monuments, from the 2007 inauguration, it opens to benefit of the city, of the researchers, of students of foreign and Italian university and the visitors. The Museum represents a run in the cultural patrimony of the artistic tradition of the Prosperi Family's, whose activity of sculptors, for generations she is historically documented near the files of the cathedral of St. Rufino beginning from Joseph Prosperi lived in the 1600. The collection preserves particularly works, tools, utensils and files of Prospero Prosperi (1877 -1950), of his child Francesco 1906 -1973), of his wife Laura Prosperi (1910 -2003) and of the last descendant Franco (1939), authentic custodians of the ancient techniques of adorned, sculpture of art and graphic techniques that he has enriched streets, plazas and monuments in Assisi and in the territory, with meaningful recognitions also in international circle.
In the environments and in the laboratories, as in a book writing with the sculpture, with the painting and the graphic arts, the Museum "living" show moments, psychologies, traditions and feelings that in aesthetical form they document the human story of the family of artists and the community in Assisi.
Franco Prosperi he is the founder of the Museum and the President. He from 1960 to 1965 has worked in Milan in the study of architecture of Franco Albini (teacher near the Faculty of Architecture in Venice) and Franka Helg. In this study, among the most important in the history of the modern architecture, he has participated in works of planning of galleries of contemporary art as that Marlborough in Rome and Brera in Milan.
He has been teacher of drawing and history of the art in the High school Pedagogic R. Bonghi in Assisi. From 1975 to 1980 he has taught History of the art and Artistic Techniques in the university for Foreigners of Perugia and currently it directs seminars and courses and classes of art applied of "Architecture of the sculpture" for foreign university in the laboratories of the Center of Restauration of the Prosperi's Museum of Assisi www.museoprosperi.com
Him it develops studies of search of history of the ancient and modern art, he has published works and books of artistic investigations of the medieval age of the monuments in Assisi.
IL MUSEO PROSPERI DI ASSISI E IL PATRIMONIO DELL'UMANITA' UNESCO
IL MUSEO PROSPERI DI ASSISI NEL CONTESTO DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL'UMBRIA
Fondato in Assisi nel 2007 con sede in Vicolo degli Esposti n°13a Tel. 075812663
Il Museo Prosperi. I ritratti degli anni trenta, l'arte francescana degli anni cinquanta, gli angeli nei tronchi d'olivo degli anni 60,
La Fondazione Prosperi.
La Fondazione Prosperi intenderà tutelare e tramandare nel futuro un Bene Culturale di Assisi, costituito dal Museo privato delle Opere, dei Disegni e degli Archivi di Francesco e Franco Prosperi.
Come mio padre anch'io, Franco Prosperi, scultore e pittore continuo la tradizione artistica della mia famiglia che sembra destinata da molte generazioni a ricevere la linfa vitale della creazione artistica dalle antiche mura di straordinaria bellezza, dalle genti, dal paesaggio, dalle arti e dalla spiritualità della città di Assisi.
Ora dopo molti anni sono finalmente riuscito a realizzare in Assisi un piccolo museo privato per le sculture di mio padre che rappresentano un vero e proprio capitolo narrativo autobiografico, importante per la storia della città di Assisi a partire dai primi anni 20 testimoniato dai disegni e dal 1928 e dai suoi personaggi che lui sceglieva dalla vita di tutti i giorni con un ispirato neorealismo ante litteram a cui, da gran ritrattista, lui sapeva fare il ritratto scolpito o modellato in creta cogliendone i più reconditi risvolti psicologici: dalla giovanetta ricamatrice del punto Assisi, ai Giocatori di morra esposto recentemente alla Galleria Nazionale dell'Umbria, documenta con la sua arte le trasformazioni profonde che stavano avvenendo nella società degli anni trenta che vedevano la graduale scomparsa della centralità dell'economia agricola. E poi con il "mendicante " di subito dopo la guerra, al fattore, al maniscalco, alla moglie Laura, anche lei scultrice, agli arabi incontrati in Tunisia, dove lui insegnava nell'Istituto d'Arte Italiano e dove io sono nato, ai primi frati cinesi, fino alle figure angeliche scolpite negli alberi d'olivo del periodo della fine quando diviene il grande interprete della vita di Francesco e di Chiara.
La sua è stata davvero una via mistica all'arte che si manifestava anche nei fatti più semplici della vita quotidiana, dimensione estetica e di grande umiltà applicata all'insegnamento e all'impegno nella vita culturale della sua città.
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Per farmi capire sull'essenza del suo carattere, dirò che mio padre è ricordato volentieri dagli assisani per la sua umiltà, per la sua semplicità, per la sua autenticità, lui non era un'originale snob, era semplicente un umile brav'uomo, un minores, ma era anche, e forse proprio per questo, un grande artista apparentemente semplice. Ricordo i suoi impegni per l'Accademia Properziana e per quella delle Belle Arti di Perugia, per il piano regolatore della città di Astengo e per la tutela del territorio e del paesaggio nel Consiglio dell'Azienda del Turismo e nella commissione Comunale del Pubblico Ornato ove, con il Dott. Sergiacomi (il radiologo dell'ospedale), difese la salvaguardia e la conservazione del Castello di Rocca San Gregorio e delle antiche tradizioni della strada per Satriano Nel 1997 è stata realizzata nella Sala delle Logge con il Patrocinio del Comune di Assisi, una esposizione antologica e un catalogo generale delle sue sculture a cura dell'Accademia Properziana del Subasio.
A mio padre devo la capacità di creare opere d'arte, e come nelle antiche tradizioni artistiche rinascimentali iniziai da ragazzino a impastare con l'acqua la polvere grigia ricca di ferro della creta di Impruneta che una volta modellata e cotta neilla fornace dei mattoni fondata dai maestri lombardi del 1400 di S.Maria degli Angeli, diventa rossa mentre le nostre argille della pianura hanno colori gialli tenui e non sono così resistenti al gelo come la terracotta toscana. Negli anni '40 il suo studio era in Via San Francesco nel Monte Frumentario, un'antica istituzione comunale sorta alla fine del '200 (Hospitalis Communis Asisii) dove ancora qualche fattore accumulava il granturco subito dopo la guerra. Quella istituzione dal portico nobile trecentesco di via San Francesco dove il Comune ospitava l'ammasso del grano, la scuola pubblica , il ricovero per i poveri, forse l'Ospedale Teutonico, mentre nei piani sottostanti dalle immense volte a botte di pietra che si devono agli stessi maestri costruttori della Basilica inferiore di San Francesco, erano una chiesa degli orfani e i forni del pane e i depositi e i torchi per il vino e per l'olio ai fini della calmierazione dei prezzi dell'intero territorio comunale. Una magnifica, forse la più importante struttura architettonica civile dell'italia medievale che si eleva per più di 20 metri con un complesso e articolato corpo di fabbrica dalla sottostante via Fontebella, dove erano collocate numerose botteghe artigiane. Nel 1600 con il governatorato Pontificio della Seraphica Civitas (così intitolata in quest'epoca in opposizione all'antico titolo degli statuti comunale del 1469 dov'è scritto: Magnifice Civitatis Asisii ) questa istituzione, di cui ancora qualcuno deve scriverne la storia prestigiosa che è testimoniata giorno per giorno nelle riformanze dell'archivio storico comunale, viene sottratta al Comune e diventa con vari strattagemmi proprietà del Cardinale Francesco Barberini, fratello del Papa, e da questo momento inizia il degrado dell'Hospitalis Communis Assisii e dell'intero territorio comunale che via via si aggrava sempre più talché nel 1700 la tassazione iniqua come il focatico* e quella sul macinato costringe ad emigrare numerosi cittadini e riduce in completo abbandono tutti gli ambienti della costruzione comunale.
* Vedi: Emilio Vetturini, ASSISI NEL '700, Il degrado della Città, Atti dell'Accademia Properziana del Subasio - Assisi Serie VI - n.21 - 1993
* Vedi: Emilio Vetturini, I PREZZI IN ASSISI NEL '700, Atti dell'Accademia Properziana del Subasio - Assisi Serie VI - n.6- 1982
A quell'epoca, del primo dopoguerra in quegli ambienti abbandonati da più di un secolo, nello studio in cui mio padre trovava la luce e la tranquillità adatta per il suo lavoro risalgono le mie prime esperienze artistiche di apprendimento delle tecniche basate soprattutto nel vedere mio padre modellare con la creta i ritratti come quello del mendicante cieco che ricordo benissimo quando veniva a sedersi in posa su una vecchia porta stesa inclinata sul pavimento nella luce filtrata dello studio, mentre le mie prime esperienze importanti di scultura della pietra poterono attuarsi quando, alla fine degli anni, mio padre non aveva più le energie necessarie per il duro lavoro di scultura ed io ebbi modo di collaborare, come aiuto alla realizzazione dell' Altare per la cripta della porziuncola nel 1970 e all'esecuzione dell'Ambone con i simboli dei quattro evangelisti (a causa del sisma del 1997 la cripta è stata ridimensionata, la ceramica invetriata di Giovanni della Robbia è stata trasferita nel Museo della Basilica di Santa Maria degli Angeli e l'altare e l'ambone sono stati trasferiti nella cappellina di Santa Chiara, vicino alla sacristia della Basilica.).
1970 - ALTARE DELLA CRIPTA DELLA PORZIUNCOLA
La costituzione e le sorti del Museo della Fondazione Prosperi hanno radici assai lontane nella mia famiglia, nel senso che è stata sempre presente nell'attività artistica di ogni suo componente la consapevolezza di operare ai fini di una ideale bellezza che fosse condivisa, non per alienare opere bensì per custodirle e tramandarle.
Il Museo Prosperi è stato inaugurato il 10 ottobre del 2008 nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio a cura della Fondazione Prosperi alla presenza del Sindaco di Assisi Claudio Ricci, del Soprintendente dell'Archivio di Stato, Sezione di Assisi, dell'archivista dell'Archivio storico della Cattedrale . Si ringrazia il Comune di Assisi, l'ufficio per il sostegno delle Nazioni Unite - UNESCO, l'Assessore Provinciale alle Politiche del Lavoro e dell'Istruzione, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria, l'Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia, il Liceo Classico Sesto Properzio di Assisi. Si ringrazia le associazioni culturali "Assisium" e "Costruire il futuro", il Circolo del Subasio (circolo che ha avuto sede in Assisi fin da antica data ora trasferito a Bastia).
Nella mia famiglia per generazioni si è tramandato di padre in figlio l'arte della scultura, del disegno, della musica, della pittura. Da un ramo di essa discendono un altro Francesco Prosperi e suo figlio Ernesto che a Roma nel 1896 furono i maestri scultori e modellatori del monumento a Vittorio Emanuele II scelti dal progettista del monumento, l' Architetto Giuseppe Sacconi che li considerava modellatori unici, più che rari per scolpire il marmo e creare le complicate decorazioni che rivestono tutto l'immenso monumento.[1]
1896 - Roma . Monumento a Vittorio Emanuele II. Francesco Prosperi e il figlio Ernesto
Opere della collezione Prosperi
Archivio fotografico
Archivio dei disegni
Franco Prosperi Archivio bibliografico
Il museo è aperto al pubblico su prenotazione telefonica al N° 075812663
"E videro un carro di fuoco" San Bonaventura Legenda Major IV,4
1944 - CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI SAN RUFINO (ORATORIO DI SAN FRANCESCO)
La prima opera della tematica francescana
Le sculture in legno di olivo (Dal 1956 al 1973)
Il Museo Prosperi, luogo di esposizione e di studio, è stato fondato per l’iniziativa privata della famiglia, in Assisi nel 2007, in Via San Francesco n. 11/B.
E' un museo privato visitabile su prenotazione telefonando al N° 075812663.
Il Museo Prosperi è stato ufficialmente inserito nel catalogo UNESCO dei Musei di Assisi in data mercoledi 14 dicembre 2011 nell'ambito della cerimonia presso la Sala della Conciliazione del Comune di Assisi per la presentazione del libro - documentazione: "Assisi, alla scoperta dl sito UNESCO" in cui a pag. 163 sono descritti tutti i musei di Assisi pubblici e privati .*
Nelle due sale al piano terra sono esposte le opere di scultura che Francesco Prosperi (1906 – 1973) ha desiderato conservare a beneficio della città poiché rappresentano la testimonianza e la documentazione in forma estetica di un percorso di vita che ha attraversato caratteri e vicende di buona parte del secolo XX. Testimonianza che parla della vicenda umana dell’artista e di quelle della sua città attraverso ritratti e opere che nel loro insieme si configurano come un libro scritto con la scultura per annotare momenti, psicologie, tradizioni e sensazioni che stavano scomparendo e che oggi l’artista ci mostra con la sua magica capacità. Nelle sale ai piani superiori sono le opere di scultura, pittura e grafica di Franco Prosperi e gli archivi del Museo.
Il Museo rappresenta inoltre un percorso nel patrimonio culturale della tradizione artistica dei Prosperi, la cui attività di scultori per generazioni risale molto indietro nel tempo ed è storicamente documentata a partire dal XVII secolo presso gli archivi della Cattedrale con Giuseppe Prosperi. Vi si conservano opere, strumenti e archivi in particolare di Prospero Prosperi (1877 – 1950), del figlio Francesco (1906 - 1973) e di sua moglie Laura Leucotei Prosperi ( 1910 – 2003) autentici custodi delle antiche tecniche di ornato e scultura d’arte che ha arricchito vie, piazze e monumenti in Assisi e nel territorio, con significativi riconoscimenti in ambito internazionale.
* Autori vari, Assisi alla scoperta del Sito UNESCO, EDiz. Litoprint , Bastia Umbra, novembre 2011.
SCULTURE ESPOSTE: (Il numero fra parentesi indica il numero di catalogo)
SEZIONE N° 1 - L’ISPIRAZIONE FRANCESCANA : (25) IN CAMMINO- Terracotta, 1931, (67) E VIDERO UN CARRO DI FUOCO- Gesso, 1944. (89) FRANCESCO RINUNCIA AI SUOI BENI- Terracotta, 1948. (90)LA MORTE DEL SANTO- Terracotta, 1948. (91)PIANTO DELLE CLARISSE - Terracotta, 1948. (92) LA GLORIFICAZIONE- Terracotta, 1948. (108)BOZZETTO FONTANA DELL’ANGELICUM- Gesso, 1949. (113°) S.FRANCESCO BENEDICE GLI UCCELLI- Terracotta, 1950. (138) PIANTO DELLE CLARISSE- Gesso, 1953. (154) S.FRANCESCO RITORNA DALLA VERNA- Terracotta, 1955. (207B)S.FRANCESCO E IL LUPO- Bronzo, 1958. (248)S.FRANCESCO - Su coppo antico, 1963. (253A) S.FRANCESCO RINUNCIA AI SUOI BENI - Terracotta, 1964. (254)L’APPROVAZIONE DELLA REGOLA - Terracotta, 1964. (254° )IL MIRACOLO DELL’ASSETATO - Terracotta, 1964. (254C)S.FRANCESCO INCONTRA IL SULTANO- Terracotta, 1964. (255)S.FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE- Terracotta, 1964. (264A/C)S.FRANCESCO CON LA COLOMBA- Bronzo, 1965
SEZIONE N° 2 - L’ARTE SACRA : (20) ANGELO DELLA LAMPADA - Gesso, 1931. (26) LA COMUNIONE- Gesso, 1931. (81A) DEPOSIZIONE - Terracotta, 1947. (118) CRISTO TRASPORTATO DAGLI ANGELI - Pietra, 1950. (119)DEPOSIZIONE- Terracotta, 1951. (125B) CENA DI EMMAUS - Terracotta, 1951. (162 )SOSTA NELLA FUGA IN EGITTO - Pietra arenaria, 1955. (211)MADONNA CON BAMBINO - Legno di olivo, 1959. (212)S. GIUSEPPE - Legno di olivo, 1959. (213) FIGURA DELLA NATIVITA’- Legno di olivo, 1959
(233) PIETA’- LEGNO DI OLIVO- 1961. (249) MADONNA CON BAMBINO - Su coppo antico, 1963. (262)ANGELO -Su coppo antico, 1965. (270) PALIOTTO D’ALTARE- Terracotta, 1966. (271) PALIOTTO D’ALTARE- Terracotta, 1966. (275) GRANDE CROCIFISSIONE - Legno di olivo, 1966.
SEZIONE N° 3 - IL RITRATTO : (38).: (7)RITRATTO DI UOMO DI ASSISI- Terracotta, 1929. (7A)RITRATTO DI E. SERGIACOMI- Gesso, 1929. (8A)VECCHIA CON BIMBO - Bronzo, 1929. (13)TESTA DI RAGAZZO - Gesso, 1930. (16) CHIERICHETTO- Gesso, 1930. (16A) CHIERICHETTO-Gesso,1930. (17) POPOLANA SEDUTA- Gesso, 1932. (18) DONNA CHE CUCE- Gesso, 1930. (22) RITRATTO DI UOMO DI ASSISI - Terracotta, 1931. (33) BIMBO MACILENTO- Terracotta, 1933. (37) FONGHETTO - Gesso, 1931. (38) CHIERICHETTO - Terracotta, 1931. (39) RITRATTO DI MONTAGNA - Terracotta, 1931. (40° )RITRATTO DI LAURA - Pietra, 1931. (41) BUSTO DI BIMBO - Terracotta, 1934. (45 ) NONNA E NIPOTINO - Gesso, 1935. (46) LA DORMIENTE - Terracotta, 1936. (48) GIOVANE ARABO - Terracotta, 1936. (52) FRATE CINESE, Terracotta, 1936. (55) PRETE CINESE - Terracotta, 1937. (56) ARABO AMAR- Terracotta, 1937. (57) BUSTO DI ARABO - Terracotta, 1937. (54) LA PROFUGA - Terracotta, 1937. (61) BUSTO DI GIOVANE ARABO, Terracotta, 1938. (64) RITRATTO DI MARIA - Terracotta, 1942. (65) GIOVANE DI ASSISI - Gesso, 1944. (70) TESTA DI MENDICANTE - Terracotta, 1944. (76) RITRATTO DI ROSETTA - Terracotta, 1946. (77) RITRATTO DI BAMBINA - Terracotta, 1946. (110) RITRATTO DI MARIA GENNARI - Terracotta, 1949. (111) RITRATTO DI G. MASCIOLINI - Terracotta, 1950. (134) RITRATTO DI EVERARDA CASTIGLIONI - Gesso, 1952. (146) RITRATTO DI UOMO DI ASSISI - Terracotta, 1951. (147) TESTA DI UOMO DI ASSISI - Terracotta, 1954. (166)RITRATTO DI UOMO DI ASSISI- Terracotta, 1956. (180)RITRATTO DI UOMO DI ASSISI - Terracotta, 1956. (181) RITRATTO DI PADRE PEARS - Terracotta, 1956. (203) RITRATTO DI UOMO DI ASSISI - Terracotta, 1958.
ARCHIVI DEL MUSEO PROSPERI
(Gli archivi del Museo Prosperi sono a disposizione dei ricercatori e degli studiosi su prenotazione chiamando il numero 075 812663)
1) PROSPERO PROSPERI (1877-1956)
Archivio fotografico delle opere
Archivio dei disegni
Archivio degli utensili
Archivio bibliografico
- indici delle opere, fotografie, disegni, dei titoli accademici e bibliografia.
2) FRANCESCO PROSPERI (1906 – 1973)
Archivio fotografico delle opere 1921- 1973
Archivio dei disegni 1918 -1973
Archivio bibliografico
1) Indice dei Diplomi artistici, dei premi e dei titoli accademici.
2) Indice dei Cataloghi delle esposizioni in Italia e all'estero di opere fondamentali di F. Prosperi.
3) Indice degli Annuari d'arte, Pubblicazioni e Opere letterarie che riguardano l'attività artistica di F. Prosperi.
4) Indice delle Riviste italiane e straniere con articoli di critici d'arte riguardanti l'attività artistica di F. Prosperi.
5) Indice dei Quotidiani italiani ed esteri con articoli riguardanti l'attività artistica di F. Prosperi
6) Indice delle lettere ricevute da artisti italiani e stranieri, di critici d'arte e di personalità.
7) Catalogo fotografico delle opere con le notizie di riferimento.
8) Catalogo dei disegni di F. Prosperi, dal 1918 al 1973.
9) Indice topografico delle opere pubbliche e private.
10) Indice delle collezioni italiane e straniere di particolare rilievo con opere di F. Prosperi.
3) LAURA LEUCOTEI PROSPERI ( 1910 – 2003) (Moglie di Francesco Prosperi)
Archivio fotografico delle opere
Archivio dei disegni
Archivio bibliografico
- Indici delle opere, fotografie, disegni, dei titoli accademici e bibliografia.
4) FRANCO PROSPERI (1939) (Scultore e pittore, figlio di Francesco Prosperi)
Archivio fotografico delle opere
Archivio dei disegni
Archivio bibliografico
- Indici delle opere, fotografie, disegni, dei titoli accademici e bibliografia.
Profilo critico sintetico: “ L’Arte di Francesco Prosperi (1906 – 1973)”
il ritratto
la tematica francescana
gli angeli negli olivi
......Francesco Prosperi si è tracciato con onestà ed umiltà paziente un cammino la cui stella polare era l’obbedienza alla propria natura, al suo fermo convincimento che l’artista nasce per maturazione dell’artigiano che ha in sé e lo educa nei tempi e nei modi del proprio conquistare la forma, piegando a sé la materia, qualunque essa sia, a farsi sempre più docile agli imperativi dello spirito. Di qui la collaborazione stretta ed appassionata che mai lo ha abbandonato fra il gesto antico dell’artigiano fedele alle sue origini ed al patrimonio ereditato dagli antenati scalpellini e la freschezza della invenzione dell’artista primitivo sempre alla ricerca delle soluzioni più elementari e in grado di parlare alla sensibilità comune in modo diretto ed insofisticato.
Di qui anche quell’aura di serena contemplatività di tante sue opere che sembrano di essere state sognate prima di essere state eseguite, quasi che gli fossero state trasmesse non da un’arcaicità deliberata, di origine intellettualistica, bensì tutt’uno con l’amore per i lapicidi medievali ed i candidi interpreti della sacralità più antica...
Il suo occhio, come quello del Poverello di Assisi, dalla percezione sensibile, in forza d’amore, penetrava nella visionarietà custode propria delle tracce della genesi originaria...
Di qui quell’essenzialità che talora sfiora la crudezza e quella scabrezza disadorna che conserva la memoria del primordio, che costituiscono le note essenziali del suo linguaggio e che non smentiscono neppure i suoi ritratti nei quali i volti sono frugati non alla ricerca della somiglianza fisica ma alla scoperta della luce segreta che vive sepolta nella sua materialità ed attende di essere liberata... Ritratti che costituiscono altrettanti omaggi alla memoria, perchè non andasse perduto il ricordo di creature con le quali si identificavano mestieri e costumi in via d’estizione (la popolana della piazzetta delle erbe, l’uomo della legna, delle violette, il muratore, il militare, il frate cinese, il mercante arabo di Tunisi, il prete inglese, il mezzadro, il mendicante...), ulteriore conferma di quell’affettuosità segreta che stringe insieme, senza programmarlo, le creature legate da un identico destino di lavoro e dalla comune ricerca di un Padre che le nutra della sua luce....
Marcello Camilucci
Critico d’arte e poeta, Roma, 1997
LE OPERE DI FRANCO PROSPERI del MUSEO PROSPERI
[1] Cfr. Primo Acciaresi, Giuseppe Sacconi e l'opera sua massima, Tipografia dell'Unione Editrice, Roma, 1911, pag..271, fotografia pag. 121